Dal 19 al 24 marzo Renato Sarti e Bebo Storti con Delma Pompeo portano in scena a Roma, al Piccolo Eliseo Patroni Griffi lo spettacolo “Io Santo, tu Beato (risate)”, testo e regia sono di Renato Sarti.
In via del tutto eccezionale, in occasione del Conclave, Padre Pio (Bebo Storti) e Papa Pio XII (Renato Sarti) torneranno dall’aldilà per benedire il nuovo Papa.
I due giungeranno con la luce celeste direttamente in piazza San Pietro e cercheranno di entrare in Vaticano.
Per corrompere le intransigenti Guardie Svizzere, nel caso fosse loro negato l’accesso, saranno muniti di una barra di Toblerone e di due etti di Emmenthal.
I loro spiriti, inoltre, si materializzeranno al Teatro Piccolo Eliseo dal 19 al 24 marzo per lo spettacolo ‘IO SANTO TU BEATO - risate’.
Eccezionale guest star Dio (Delma Pompeo) che, sconvolta dal dilagare dell’immoralità e della corruzione, sta pensando pure lei alle dimissioni.
Sono previste variazioni di prezzo al botteghino per non battezzati, divorziati e omosessuali… pagheranno di più.
Papa Pacelli è un elegantissimo Pantalone che parla latinorum e indossa una mitria a forma di Cupola di San Pietro; Padre Pio è un Balanzone pugliese con il saio, il naso a peperone, ultras del Foggia.
I due si incontrano nell’aldilà e, dopo i convenevoli di rito e aver rievocato brevemente alcune pagine poco edificanti della storia della Chiesa, vengono a sapere che Papa Wojtyla ha proclamato 482 santi e 1338 beati e in paradiso c’è rimasto un posto solo.
Fra loro si scatena una lotta senza esclusione di colpi. Papa Pacelli accusa Padre Pio di mercimonio paganeggiante e di aver trasformato San Giovanni Rotondo nella Las Vegas del Gargano, ma a sua volta è accusato del pesante silenzio del Vaticano rispetto allo sterminio nazifascista.
A dirimere l’aspra contesa giungerà nientemeno che Dio in carne e ossa: una ballerina brasiliana di colore, che non solo canta, si dimena e invita le pecorelle presenti ad amarsi e gioire della vita, ma fa anche riferimento alla Teologia della Liberazione e alle esperienze di uomini di Chiesa straordinari come Padre Zanotelli e Don Gallo.
Sarti e Storti fanno ricorso, con tanto di maschere, alla Commedia dell’Arte e non rinunciano a ricordare, con un trascinante blues finale, il profondo messaggio del Vangelo, mettendo in rilievo la discrasia fra i vertici del Vaticano e quei sacerdoti che operano nel sociale a difesa e in aiuto degli ultimi della terra.
Dopo secoli di vessazioni, denunce, arresti e censure una piccola vendetta pacifica del teatro, consumata grazie a una delle sue armi più congeniali ed efficaci: quella tagliente dello sghignazzo.
Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi (19/24 marzo 2013)
Via Nazionale 183 - Roma - 06.4882114
ore 20.45
domenica ore 17.00